Una classe dirigente adulta

Rialzarci dalla grave crisi e coesione nel mondo delle Istituzioni e politico con una classe dirigente “adulta”, oltre che grande attenzione all’Unione europea. Sono i punti chiave su cui il presidente del Consigio regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, fonda il messaggio per il 2011 ricolto agli Abruzzesi. “Come Istituzioni non abbiamo tempo da perdere; nell’interesse di tutti, a favore del primato del bene comune – scrive Pagano – e’ necessario avviare le riforme programmate dal Governo regionale e, oggi, non piu’ procrastinabili’. ”In questo momento vi e’ una chiara necessita’ di coesione nel mondo delle Istituzioni pubbliche e della politica in generale – osserva – Il senso di responsabilita’ per superare il momento di crisi economica deve assolutamente prevalere sulle posizioni di parte. Oggi piu’ che mai la classe dirigente di questa Regione deve dimostrarsi ‘adulta’ e capace di affrontare i diversi bisogni della sua comunita”’. In apertura del terzo anno di attività il presidente del Consiglio, nella IX legislatura dell’Assemblea regionale, assicura:” Opereremo per valorizzare tutte le diverse istanze e le tante risorse dei nostri territori, all’interno di una dimensione che diviene, di giorno in giorno, sempre piu’ europea e sovranazionale. Infatti, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, le diverse Assemblee legislative dei Paesi della Unione europea, sono chiamate a svolgere una nuova e rilevante attivita’, nella fase ascendente di formazione del diritto comunitario”. Nazario ricorda che ”Per il 2011 mi e’ stata conferita la Presidenza della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (Calre). Questo risultato rappresenta un grande successo per la nostra Regione e un’occasione irripetibile di promozione del territorio. E’, insomma, un’opportunita’ che da cogliere con entusiasmo e soddisfazione, “se pensiamo che tale organismo, la Calre appunto, raggruppando i Parlamenti regionali dell’Unione europea che dispongono di poteri legislativi, riunisce 74 regioni di ben 8 Paesi. Nel complesso, parliamo, quindi, di circa 200 milioni di abitanti. Cercheremo pertanto – garantisce – di favorire tutte le diverse e possibili relazioni tra le Assemblee europee e rafforzeremo cosi’ sia la vita democratica dell’Unione europea che la partecipazione dei cittadini alla decisioni comunitarie”.